Caffè dolce per le streghe
"Chiese una tazzina di caffé, acqua, e un piattino con un po’ d’olio d’oliva: sputava e borbottava, borbOTtava e rispUTava e nel frattempo col dito mignolo faceva cadere la goccia d’olio nell’acqua, ma questa rimaneva intera e galleggiava. La bambina non ha il malocchio, diagnosticò Fula".
M. Meimaridi, Le streghe di Smirne, ed. e/o, I SUPER.
Le ricette del caffè dolce
Se volete usare il caffè per leggere i fondi, vi conviene prepararlo secondo la ricetta turca. Procuratevi la polvere macinata finissima e un pentolino con il manico lungo. Misurate nel pentolino un cucchiaino colmo di caffè e uno di zucchero per ogni tazzina, aggiungete acqua giusta per il numero di tazzine (il caffè deve riuscire abbastanza basso) e lasciate sobbollire. Appena il liquido monta, levate il pentolino per un attimo dal fuoco. Ripetete l’operazione tre volte. Versate nelle tazzine e lasciate depositare per qualche minuto. Usate poi il piattino per versarci i fondi ed esercitarvi nel mestiere di streghe.
Se invece volete preparare un caffè dolce all’uso italiano, usate la moka. L’acqua è importante, se non ne avete di buona dalla cannella usate la minerale. Riempite a cupoletta di polvere italiana ben tostata e macinata fresca la moka, mettetela sul fuoco e aspettate con pazienza che passi. Nel frattempo, mettete un cucchiaino di zucchero in ciascuna tazzina. Versate nelle tazzine il primissimo caffè che esce dalla macchinetta, un cucchiaino circa per tazzina. Mentre rimettete la moka sul fuoco, sbattete energicamente nelle tazzine la pasta di zucchero e caffè. Quando tutto il caffè è passato, aggiungetelo in ciascuna tazzina. Si ornerà di una schiuma deliziosa.
I commensali
L’onorato mestiere di strega è esclusivamente femminile, invitare dei maschi alla lettura dei fondi di caffè sarebbe disdicevole e potrebbe essere pericoloso. Perciò invitate solo donne: giovani, vecchie, bambine, velate, in jeans, in lungo, nude, purché serie, attente e capaci di concentrazione. Tenete le luci basse, l’ambiente silenzioso, il gatto disponibile. Il cane no, non è adatto e va estromesso. Aggiungete alle tazzine sul tavolino basso un vassoio di dolci baklava e luchum, gli altri non sono abbastanza dolci per abbinarsi al caffè turco. E non dimenticatevi di invitare una strega, altrimenti chi leggerà i fondi ? La troverete senz’altro abbastanza facilmente in qualunque ambiente, qualche volta non sa di esserlo, altre volte lo sa ma non lo dice. Tempi duri questi per le streghe. Ma la potrete riconoscere, come ci spiega Mara Meimaridi, dal cordoncino rosso che porta al collo e dal fatto che ha seppellito senza danno almeno un paio di mariti.
Il libro
Libro questo di donne per le donne, ma affettuoso anche con gli uomini, che tendono a morire presto ma dopo essere stati molto felici per i giochi d’amore e i piattini deliziosi di polpette allo yogurt. Il mondo sotterraneo delle donne non è certo senza violenza. Queste streghe e mezze streghe se ne fanno di tutti i colori per conquistare la roba, la sicurezza, l’abbondanza. Perché a tutte piace vivere, e la mattina sembra un miracolo poter annusare ancora il gelsomino, il pane di frumento cotto al forno, il fieno appena tagliato, il tabacco dolce. Cosa ci riserva il destino forse lo possiamo sapere, ma certo non lo possiamo cambiare. Ma possiamo chiamarlo, parlarci, blandirlo: “Destino, mio bel destino, che cosa hai in serbo per me?”