Questa regione che ha come capoluogo Jujuy, si trova alle porte della vicina Bolivia e scende verso sud disegnando una catena di montagne, detta la Quebrada de Humahuaca. L’influenza indigena si sente molto, e immersi in un ambiente di terre abitate dai lama, deserti di sale e colori cangianti che scivolano sulle pareti, ci si dimentica ben presto dell’effervescente Buenos Aires, che bolle a più di 2000 km da qui.
I ritmi girano attorno al sole, che sorge splendente, riscaldando anche l’inverno che qui si vive da giugno a settembre. Appena sparisce il sole, la temperatura cala a volte di più di 20 gradi e in fretta vanno tirati fuori indumenti in lana di lama, indispensabili per affrontare le notti, più che frescoline!
Tilcara: tra lama e flauto andino, le montagne svelano una tavolozza di colori smaglianti
Tilcara: a circa 4 ore in autobus da Jujuy, questa località si fonde con le montagne che la circondano e accoglie il visitatore con tante proposte naturali e culturali. Molti giovani della capitale hanno scelto di lasciare lo stress della città per investire in questo posto tranquillo, aprendo "hostales" o "ristorantini". Anche se è molto richiesta come destinazione, i numerosi amanti di Tilcara sembrano adeguarsi bene alla calma e il posto riesce a rimanere molto piacevole per chi ha voglia di sentirsi in un mare di aria pura. Il paese è costruito intorno a una piazza principale, dove si svolge ogni giorno un mercatino degli artigiani ben fornito.
Il bar socioculturale
La strada principale, Belgrano, che parte dalla stazione degli autobus, attraversa tutto el pueblo ed è al numero 547 che si trova il Centro Andino para la Educacion y la Cultura de musica esperanza; un bar-ristorante un po’ particolare. In effetti, Roger e sua moglie Susana sviluppano dei progetti socio culturali a favore di bambini e giovani. Con loro fanno varie attività che vanno dalla preparazione di marmellate a corsi di musicoterapia e circa tre volte all’anno si riuniscono giovani musicisti cileni, boliviani e argentini per incontrarsi e dividere il piacere di suonare e di conoscersi. Per finanziare queste iniziative il centro organizza regolarmente dei concerti e festival di cinema.
Museo archeologico
Al 445, sempre dell’avenida Belgrano, si trova il museo archeologico, aperto tutti i giorni dalle 9h alle 19h. L’entrata costa 3 pesos argentini (circa 80 centesimi) e questo biglietto vale anche per visitare il giardino botanico e il "Pucara". E' una specie di forte dell’epoca precolombiana costruito sopra a una collina a una 15na di minuti dal centro. Ce ne sono vari nella regione, tutti situati in altezza, per poter vedere da lontano eventuali arrivi indesiderati e poter reagire a tempo. Nel museo si scoprono belle collezioni provenienti da siti archeologici del Nord ovest e della Quebrada, che permettono di seguire l’evoluzione della cultura popoalre di questa zona, ricca di influenze diverse.
Mangio locale
Per mangiare, el Patio de comidas, Lavalle 352, cucina locale, squisita ed economica! La sera conviene andarsene in giro e farsi guidare dalla musica che si suona in modo itinerante da un locale all’altro.
Humahuaca: 3000 metri di altezza
Humahuaca si trova a 40 km da Tilcara e a quasi 3000 metri di altezza. Questo borgo ha conservato un aspetto molto antico, con stradine di pietra e abitanti che si vestono con colori vivi, simili a quelli che si portano in Bolivia. Qui si respira un’aria secca e soleggiata, dove le tradizioni riescono ad adeguarsi a una certa tecnologia inevitabile. Cosi, accanto al cyber café pieno di giovani pettinati col gel, si ritrovano donne con cappelli a chiacchierare delle ultime raccolte di quinoa, (cereale molto diffuso nell’alimentazione locale) masticando foglie di coca. Nel periodo di carnevale, Humahuaca è molto visitata; la "chicha" (alcol andino a base di mais) scorre nelle gole di diavoli colorati e mascherati che sfilano zompettando nelle stradine strette, al ritmo dei tam tam dei tamburi e al suono del flauto andino.
Mangiare a El Portillo sui legni di cactus
A El Portillo, Tucuman 69, si mangia una carne di lama buonissima, e tanti altri piatti soprendenti. I tavoloni sono in legno di cactus e ci si può stendere sulle panchine ricoperte di lana, per digerire, al suono di un gruppo di musica jujena!
Dove dormire?
Posada el Sol, dopo il ponte principale continuate dritti per 500 metri e girate a destra. elsolposada@imagine.com.ar, per una doppia contare circa 40 pesos con la prima colazione.
Iruja: da non perdere!
Da non perdere, Iruja a 60 km a nord est di Humahuaca. La strada per arrivarci è già un’avventura in sé, tra curve ripide, altezze vertiginose e un autobus che sfiora precipizi, si è proprio contenti di arrivare dopo 3 ore in un angolo sperduto in piena montagna. Ci si può fermare a dormire in una "casa de familia", che spesso per pochi pesos vi offre di vivere la vita modesta di questo posto magico.