JAŜA
19 maggio – 10 settembre 2011
La galleria Jerome Zodo
Contemporary in occasione del finissage della
mostra TALL MOUNTAINS. BLACK LEAVES.
dell'artista israeliano Eliezer Sonnenschein (1967,
Haifa) è lieta di inaugurare giovedì 19 maggio
2011 a partire dalle ore 18.00 presso la sede di via Lambro 7,
a Milano, il nuovo programma curatoriale dedicato al solo
spazio della PROJECT
ROOM.
Il nuovo progetto
è rivolto alla scena emergente e inedita
contemporanea; giovani artisti italiani ed internazionali, in
alternanza a video proiezioni di performance e
documentari artistici, si dividono la stanza della
galleria; da garage normalmente adibito all'asilo
delle autovetture a nucleo espositivo e sala proiezione.
Esperienze artistiche insieme ad attività didattiche
arricchiscono l'ambiente ed affiancano il regolare calendario
della galleria. La nuova proposta vede un circuito di
appuntamenti rivolti al contemporaneo che senza sacrificare le
pluralità mediali e dei contenuti, preferisce singole realtà e
materiali monografici.
La PROJECT ROOM individua
e promuove gli embrioni dei nuovi sentimenti estetici, idee,
poetiche e pratiche del venire e divenire post-contemporaneo.
Il progetto è incentrato sulla ricerca e sul dialogo
territoriale, teso alla sperimentazione di creatività
interdisciplinari dirette a trasformare il rapporto fra spazio
e cultura. Interrogandosi sulla pura relazione fra edificio e
strada, fra dentro e fuori, il contesto chiama inevitabilmente
progetti site specific, incamerando ed esteriorizzando
il dialogo fra arte e vita, fra esperienza del quotidiano ed
esperienza creativa.
Il primo
appuntamento dal titolo BLOOM vede protagonista
l'intervento in loco del giovane artista sloveno JAŜA (1978,
Ljubljana). Di recente partecipazione al programma Memories
and Encounters presso VIR
Viafarini-in-residence, a Milano (gennaio – marzo 2011)
e in previsione della sua presenza alla 54esima edizione della
biennale di Venezia 2011, JAŜA presenta la propria
riconsiderazione spaziale della PROJECT
ROOM allestita ed
alterata a luogo del vivere, LIVING ROOM.
JAŜA - Mi ha sempre affascinato
quello che gli spazi piccoli e chiusi possono fare ad un
individuo o ad un gruppo di individui, ed è qui che mi viene
in mente l'opera teatrale Huis clos (A porte chiuse) di
Jean-Paul Sartre. L’autoconsapevolezza ha bisogno
dell’Altro per provare la propria esistenza. Ha un
“desiderio masochista” di essere limitata, cioè limitata
dalla consapevolezza riflessiva di un altro soggetto. Questo
viene espresso metaforicamente nella celebre battuta di
Sartre: «L’inferno sono gli altri».
L'artista immagina e crea un salotto
all'interno dello spazio della PROJECT
ROOM una
sala nella sala per conferire alla stessa stanza un valore di significante all'interno di un siginficato/contenuto.
L'estroflessione semantica si addossa alle pareti, volutamente
deformate ed apparecchiate con decorazioni,
conferiscono all'intera installazione una forte valenza
espressiva oltre ad un liminale animo scultureo. La porta
basculante del garage rimane aperta alla strada - per
darmi la possibilità di creare un'esposizione che possa
interagire ed essere penetrata dal visitatore - A
sottolineare l'intervento installativo del giovane artista
sloveno e a concludere quindi il suo ambiente vitale, sarà la
lunga ed innarestabile performance eseguita per
l'inaugurazione.
La PROJECT ROOM rimarrà
aperta aperta al pubblico anche su strada a partire dal 9
giugno 2011, dal lunedì al venerdì, dalle ore 17.00 alle ore
19.00, fino al 10 settembre 2011. Chiuso il mese di agosto per
pausa estiva.
Interessato all'indagine
epistemologica della natura creativa, JAŜA organizza
discorsi che individuano nello scarto e nel rifiuto estetico
una ragione semantica quanto formale. Nella volontà di
sottolineare il carattere sovversivo dell'arte, l'artista
mette in cantiere un'antologia di segni, tratti e presenze, da
feticci scultorei ad agglomerati scenografici, attraverso
interventi performativi, elementi d'artificio sottratti ad un
contesto per poi essere manipolati e riadottati come
rappresentazione del reale. Il suo agire d'artista ingloba e
crea esperienze metamorfiche, la cui materia non è l'opera in
sé o il suo risultato finale piuttosto la sequenza e il
contesto in cui avviene il procedimento produttivo,
riconoscendo oltremodo i caratteri della relazione/resistenza
tra opera e contesto. Questo suo fare Arte, investito di
cariche ed energie propulsive tende a svelare l'alchimia
dell'azione creativa, nelle sue opere ammaestra un linguaggio
estraneo, non strutturato, che evita le tassonomie
tradizionali per affiancarsi alla radice di una subcultura
metropolitana, un tessuto fluido e traversale, un compromesso
che contamina i tre grandi vertici esponenziali di spazio,
opera e vita.
Blooming inside of the frames,
I've been told I'll find freedom,
my teacher we do you stand now,
in the field of love,
picking flowers & eating ice cream,
hoping to be greeted with open hands.
/Blooming for You, Leftfinger, 2011
JAŠA è nato a Ljbljana in Slovenia, nel 1978.
Vive e lavora tra Milano, Venezia e Ljbljana. In questi
ultimi anni ha ricevuto due riconoscimenti artistici dal
Ministero della cultura sloveno ed è stato scelto per
diverse residenze fra cui Docva di Milano e Platform a
Vaasa. Tra le sue mostre personali ricordiamo: Dolphin's
Dream, Viafarini, Milano (2011), The Lovest,
Museum of Modern Art, Ljubljana (2001), Review-Preview,
Ganes Pratt Gallery, Ljubljana (2010), Acting out,
Galleria L'Occhio, Venezia (2007), Dafne Revisited,
A+A Gallery, Venezia (2004), Quattro giornate di Berlino,
Bevilacqua La Masa, Venezia (2003). JAŠA, da sempre
molto attivo fra le istituzioni artistiche, è stato il
promotore di THE LOVEST, una sezione per artisti autonomi
all'interno del Museo d'arte moderna di Ljubljana e il
fondatore dell'associazione BANZA!. La sua attività
artistica si compone anche di lectures e workshops, tra cui:
X-OP-ART, Helsinki (2010), Novia Nykarlaby, Alu
Liubljana (2009-2010), Kim Jones-War Drawings,
Viafarini, Milano (2008).
PROJECT ROOM – BLOOM by
JAŜA
19 maggio – 10 giugno 2011
Milano, Jerome Zodo Contemporary
via Lambro, 7, Milano
orario estivo:
da lunedì a venerdì, dalle 10 alle 19
chiuso sabato e domenica
Ingresso libero
informazioni:
tel. 02.20241935; fax 02.20244861; info@jerome-zodo.com
sito internet
www.jerome-zodo.com
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