L'Università di Bologna-
UniboCultura presenta:
Incontro con Marina Abramovic
“Lady Performance”
Venerdì 28 gennaio 2011, ore 21-
Aula Magna di S. Lucia- Via Castiglione 36, Bologna
In
collaborazione con ArteFiera, Cineteca di Bologna, Galleria Lia
Rumma
Con
il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, e
Illy
Ingresso
libero ad inviti
Per
informazioni e immagini www.culturaliart.com
Venerdì 28 gennaio 2011, alle ore 21 presso
l’Aula Magna di Santa Lucia, nell’ambito di ArteFiera 2011,
l’Università di Bologna rende omaggio all’artista di fama
internazionale Marina Abramovic.
La “regina della performance” presenterà dal
vivo, intervistata dal critico d’arte Renato Barilli, il suo
ultimo lavoro, Seven Easy Pieces. Questo film è stato realizzato
per il Guggenheim di New York e ha già conquistato i più
importanti festival in Israele, Polonia, Australia, Canada,
Germania, Giappone. L’artista reinterpreta cinque celebri
performances storiche compiute da Vito Acconci, Joseph Beuys,
Valie Export, Gina Pane, Bruce Nauman, più altre due da lei stessa
realizzate.
Seven Easy Pieces, della durata di 95 minuti,
sarà proiettato in replica il giorno seguente, sabato 29 gennaio,
alle ore 20 e domenica 30 alle ore 14, presso il Cinema Lumière
(via Azzo Gardino 65) della Cineteca di Bologna, partner
dell’iniziativa.
L’evento è organizzato da Renato Barilli,
per anni docente al Dams, affiancato dal gruppo di ricercatori del
Dipartimento delle Arti Visive (Alessandra Borgogelli, Silvia
Grandi, Paolo Granata). L’iniziativa si svolge con il supporto
della Galleria Lia Rumma di Milano e grazie ai contributi
UniboCultura, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e Illy.
L’ingresso alla serata di venerdì 28
nell’Aula Magna di Santa Lucia è gratuito ad inviti, che si
potranno ritirare (al massimo due a persona) presso il l’Urp
dell’Università di Bologna a partire da mercoledì 26 gennaio 2011,
ore 10-13. L’ingresso alle repliche di sabato 29 ore 20 e domenica
30 ore 14 presso il Cinema Lumière è gratuito con tessera FICC.
Per info: www.ladyperformance.it
Ufficio stampa Culturalia
051-6569105 / 392-2527126
Seven Easy Pieces, un film di Marina
Abramovic
Regia di Babette Mangolte
USA 2007, 95 min.
Produzione: Sean Kelly Gallery, New York.
Sinossi: il film, proiettato per la prima
volta in Italia, documenta sette performances realizzate da Marina
Abramovic, esponente di spicco nella scena internazionale
dell’arte, tra il 9 e il 15 novembre 2005 nella suggestiva cornice
del Guggenheim Museum di New York, in cui l’artista reinterpreta
cinque celebri performances storiche compiute negli anni Sessanta
e Settanta da Vito Acconci, Joseph Beuys, Valie Export, Gina Pane,
Bruce Nauman, più altre due della stessa Abramovic. Seven Easy
Pieces ha già conquistato i più importanti festival in Israele,
Polonia, Australia, Canada, Giappone, ed è stato premiato al
Festival del cinema di Berlino nel 2007.
MARINA ABRAMOVIC a Bologna - Notizie
biografiche
La ragione che induce a offrire al pubblico
bolognese e della nazione tutta questo eccezionale incontro con
Marina Abramovic sta in un merito pregresso. Infatti nell’estate
del 1977 si è tenuta, alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna,
allora sita nel quartiere fieristico, a cura di Francesca Alinovi,
Renato Barilli e Roberto Daolio, la Prima Settimana Internazionale
della Performance, su finanziamento che veniva per intero da
Artefiera, allora all’inizio della sua attività. L’evento di
spicco fu rappresentato proprio da una performance che vedeva
Marina Abramovic, assieme al suo compagno di allora, Ulay, porsi
nudi all’ingresso della Galleria, costringendo i visitatori a
strofinarsi nel passare sui corpi dell’uno o dell’altra, il tutto
ripreso con video, in modo che chi era già entrato si divertiva a
vedere l’impaccio o il compiacimento, nello sfregare i due
magnifici nudi, di chi li seguiva.
Malgrado il clima già allora permissivo nei
confronti del nudo al cinema e al teatro, un vice-questore fece
sospendere la performance ritirando i passaporti ai due
protagonisti. In seguito, la Abramovic (nata a Belgrado nel 1946)
è andata crescendo in fama e ora è riconosciuta come la regina
incontestabile della performance a livello mondiale.
A legarla a Bologna vanno pure ricordate le
performances che, con Ulay al fianco, ha condotto nella Galleria
G7, sempre all’insegna di operazioni che mettessero a dura prova
la resistenza fisica e psichica dei due, come lo stare per molte
ore legati assieme attraverso le chiome. Poi c’è stato il doloroso
scioglimento della coppia, cui Marina ha reagito dandosi a lunghe
camminate in territori desertici, sempre all’insegna del rischio
personale.
Ha poi ritrovato un totale successo
mondiale quando alla Biennale di Venezia del 1997 ha eseguito
Balcan Baroque presentandosi issata su un cumulo di ossa, intenta
a purificarle raschiandole con carta vetrata, un modo per
esorcizzare le stragi che si stavano compiendo nel suo Paese. La
magnifica forza di tale performance le ha permesso di ottenere il
Leone d’oro.
Questa ossessione verso il paese natale dei
Balcani, comprensiva del ricordo dei genitori e di ogni altro
evento drammatico che vi si è verificato, le hanno ispirato una
serie di video dedicati ai miti ancestrali coltivati fin
dall’infanzia, di maschi che copulano con la terra, o di donne che
tentano di farsi fecondare dalla pioggia, mentre lei stessa non ha
esitato a presentarsi abbracciata a uno scheletro, simbolo della
sua volontà di affrontare in ogni occasione i rischi più
minacciosi, vita e morte congiunte in un unico vincolo.
Il culmine del suo successo è stato segnato
dall’invito giuntole dal Guggenheim di New York di effettuarvi una
serie di performances volte a ricordare le maggiori imprese
avvenute nella breve storia di questo genere, ne sono venuti i
Seven Easy Pieces che documentano altrettante performances ormai
affidate alla storia, di Acconci, Beuys, Burden, Export, Pane,
Nauman, chiusi da un’ultima e conclusiva prestazione di lei
stessa.
La proiezione di questo film avviene alla
presenza della Abramovic, la quale sarà pronta a sottolineare i
vari aspetti teorici e pratici dello spettacolo e a sostenere,
intervistata da Renato Barilli, un dialogo ravvicinato con i
presenti.
Culturalia di Norma Waltmann
Bologna - Vicolo Bolognetti 11
tel : +39-051-6569105
fax: +39-051-2914955
mob: +39-392-2527126
email: info@culturaliart.com
web: www.culturaliart.com