Piazza Bartolomeo Romano 8
Chi va in scena questa sera?
Il cartellone di Ottobre
XXV edizione
ROMEAUROPA FESTIVAL
sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana
direttore Fabrizio Grifasi
con Giovanni Pieraccini presidente e Monique Veaute vicepresidente
entrambi fondatori della manifestazione nel 1986,
l’anno in cui Villa Medici si aprì ai romani.
fino a giovedì 2 dicembre
luoghi vari
Auditorium Conciliazione, Teatro Eliseo, Teatro Vascello,
Teatro Palladium-Università Roma Tre,
Officine Marconi, Acadèmie De France À Rome - Villa Medici,
Santa Cecilia - Auditorium Parco Della Musica,
Angelo Mai,
Brancaleone, Opificio Telecom
Da un quarto di secolo Romaeuropa Festival
racconta il nostro tempo e le trasformazioni del mondo contemporaneo
attraverso gli sguardi degli artisti che ne hanno fatto
una vetrina d’eccellenza sulla scena internazionale:
per questo importante anniversario il REF ha in programma
20 prime nazionali e 3 prime mondiali per 38 appuntamenti
che celebrano la meraviglia e la forza della scena.
Tornano alcuni dei protagonisti delle 24 edizioni di festival,
personalità che si sono imposte sulle maggiori platee internazionali,
penetranti esegeti e interpreti della società come, tra gli altri, Romeo Castellucci,
José Montalvo e Dominique Hervieu, Jan Fabre.
Accanto a loro Romaeuropa apre le porte ai debutti di Guy Cassiers, Wajdi Mouawad,
Laurie Anderson e Massimiliano Civica,
che conferma l’attenzione sempre maggiore alla scena performativa italiana
dove si segnalano i ritorni di Santasangre e Muta Imago.
con il patrocinio di
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Ministero degli Affari Esteri
sovvenzionato da
Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo
Comune di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali
Regione Lazio e Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport
Provincia di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali
Camera di Commercio Roma
Fondazione Roma Mediterraneo
prodotto da
Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura
in collaborazione con Telecom Italia.
partner
Università Roma Tre
in corealizzazione con
Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Auditorium Conciliazione, Teatro Eliseo, Metamondi Telecom Italia,
Romaeuropa Webfactory, Accadémie de France à Rome - Villa Medici,
Palladium - Università Roma Tre, Romaeuropa Promozione Danza,
Teatro Vascello, Brancaleone/Impact, Cattid - La Sapienza,
Filas, Angelo Mai, Officine Marconi
con il sostegno di
Ambasciata di Francia in Italia, Nuovi Mecenati, Culturesfrance,
Delegazione del Quebec, BNL - Gruppo BNP Paribas, Fondazione BNP Paribas
Programma:
Il Festival al Teatro Palladium Università Roma Tre
danza
DNA-Danza Nazionale Autoriale
progetto di Romaeuropa Promozione Danza
da martedì 12 a venerdì 15, ore 20.30
DNA danza nazionale autoriale
è un progetto di Romaeuropa Festival
che in quattro giorni muove la conoscenza,
l’incontro e lo scambio tra le modalità culturali operative
in ambito contemporaneo e la giovane danza
d’autore premiata o segnalata,
sostenuta o prodotta da alcuni dei più importanti premi,
festival, piattaforme nazionali e progetti europei.
Programma
martedì 12 e mercoledì 13 ottobre
Cinquanta Urlanti, Quaranta Ruggenti, Sessanta Stridenti
Dewey Dell
con Sara Angelini, Agata Castellucci, Teodora Castellucci
coreografia Teodora Castellucci
musiche originali Demetrio Castellucci
scene e luci Eugenio Resta
realizzazione scene Rinaldo Rinaldo
prosthesis Istvan Zimmmerman, Giovanna Amoroso, Chiara Bocchini
fonica Marco Canali
organizzazione Simona Barducci, Alba Pedrini
produzione Dewey Dell/Fies Factory One
coproduzione Centrale Fies, Rencontres Chorégraphiques Internationales de Seine-
Saint-Denis, Romaeuropa Promozione Danza, Uovo performing arts festival,
NEXT/Regione Lombardia
con il sostegno del Programma Cultura della Commissione Europea
progetto Focus on Art and Science in the Performing Arts
grazie a Paride Piccinini, Anagoor, Carmen Castellucci,
Zapruder Filmmakersgroup Teatri del Tempo Presente,
l’Eti Ente Teatrale Italiano per le nuove creatività
Romaeuropa invita a scoprire Dewey Dell,
una giovane e talentuosa compagine italiana di danza e di teatro,
che con Cinquanta urlanti, Quaranta ruggenti, Sessanta stridenti
presenta una coreografia ispirata all’universo della navigazione,
delle imbarcazioni e dei marinai.
Personaggio del romanzo ‘Mentre morivo’ di William Faulkner,
Dewey Dell è una ragazza molto vitale, assai poco ciarliera,
che si affida allo sguardo per comunicare.
L’adozione del suo nome da parte di questa compagnia fondata nel 2007
indica una ricerca indirizzata
verso gli aspetti visuali e iconici della comunicazione,
a scapito di quelli verbali.
Molto evidente in un lavoro orientato
più sugli elementi teatrali come il primo ‘Kin Keen King’,
è una opzione che acquista invece una dimensione più coreografica in
Cinquanta urlanti, Quaranta ruggenti, Sessanta stridenti.
Il titolo riunisce i nomi, non poco suggestivi,
di tre gruppi di venti che soffiano impetuosamente
nell’emisfero Sud del globo e che hanno
segnato le rotte delle grandi esplorazioni geografiche
a partire dal Cinquecento:
è un richiamo solo ideale all’universo marinaro,
dove le navi e i loro abitanti, i marinai, formano un tutt’uno,
legati dal lavoro e dal destino
Un mondo omoerotico e tradizionalmente maschile
che invece si realizza sulla scena
attraverso tre danzatrici e un movimento ritmico molto scandito:
alla retorica un po’ sbiadita del viaggio,
che nel mare ha il suo archetipo come ci hanno
insegnato gli argonauti e l’Odissea,
Dewey Dell preferisce un’immagine del corpo, dei corpi.
Ecco allora che dai costumi ‘carenati’
fino alla scenografia e giù giù fino alla musica
arriva un richiamo al rapporto profondo,
astorico e immutabile
tra l’essere umano e le sue imbarcazioni.
Perché ciò che caratterizza le coreografie e le regie di Teodora Castellucci
è un lavoro molto libero che da un’idea di partenza
trova negli attori-danzatori - in questo caso nelle danzatrici
tra cui Agata Castellucci - ‘gli interpreti in movimento’ delle scenografie e delle luci,
entrambe curate da Eugenio Resta
che spazia dalle quinte pittoriche alle più minimaliste scatole nere
articolate con l’illuminotecnica,
mentre le musiche di Demetrio Castellucci
si materializzano in scenari sonori ricomprendendo
rumori reali trasformati e stilizzati.
Gruppo dove spesseggiano i figli d’arte,
Dewey Dell si è formato dopo la creazione di ‘à elle vide’ e,
oltre a ‘Kin Keen King’, ha in repertorio ‘Baldassarre’: i loro lavori,
in particolare quest’ultimo,
sono spesso eseguiti all’interno di serate dedicate
alla nuova musica elettronica,
creando un ponte tra le nuove estetiche urbane e
giovanili e il teatro di ricerca.
giovedì 14 ottobre
ore 20.30
estratti da Inri
di e con Stefano Mazzotta e Emanuele Sciannamea.
ore 21
incontro performativo con gli artisti e Mariachiara Raviola
La Piattaformateatrocoreograficotorinese&co
ore 22
ALEA (iacta est)
di e con Simona Bertozzi e Robert Clark
ore 22.30
B.MotionDanza-Operaestate Festival Veneto
incontro performativo con gli artisti
Roberto Casarotto e Rosa Scapin
venerdì 15 ottobre
ore 20.30
A corpo libero
di e con Silvia Gribaudi
ore 21
incontro performativo con la compagnia,
Selina Bassini e Massimo
Carosi/Premio GD’A XL.
ore 22
Movement studies for gnosis#1
di e con Vincenzo Carta e Ongakuaw aka
ore 22.30
incontro performativo con gli artisti
Maurizia Settembri/Fabbrica Europa
PaoloRuffini/Focus on art and science.
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musica elettronica/arti visive
Rew(F) Romaeuropa Webfactory Offline
Christian Fennesz e Giuseppe La Spada
domenica 17 ottobre, ore 20.30
Una serata sotto le insegne delle arti digitali vedrà protagonisti
Christian Fennesz e Giuseppe La Spada
che si esibiranno in un concertoperformance e incontreranno ‘offline’,
cioè fisicamente, gli artisti e la comunità
della ReW(f), acronimo di Romaeuropa Webfactory.
Tra musica, laboratorio,
creatività dell’universo web 2.0 e nuove tecnologie partecipative,
l’appuntamento segna una tappa importante nella vita della ReW(f),
officina creativa realizzata da Romaeuropa e da Telecom Italia.
Il concerto è curato da Fennesz, per la parte musicale, e da La Spada,
per quella visiva, in pratica
due guru della nuova elettronica.
Fennezs cattura il pubblico
con suggestive atmosfere acide e digitali dove immerge
i suoi timbri pop e i suoi icastici intarsi chitarristici:
nei suoi concerti prende vita un universo ipnotico e sintetico,
una ritmica fusione di suono e immagini.
L’incontro di Fennesz, austriaco,
con La Spada siciliano risale a qualche anno fa,
sotto l’egida di Ryuichi Sakamoto:
i tre hanno collaborato a vari progetti
grazie a cui il giovane artista visivo
si è imposto all’attenzione internazionale.
Per le sue video–opere La Spada infatti
è stato premiato con il Webby Award nell’edizione 2006,