E se esistessero alternative percorribili?
Bazar è possibilità imprevista
occasione non calcolata,
incertezza espansiva,
dubbio anabolizzante,
esperienza possibile,
opportunità criptata,
risultato diabolico.
Una carta pigliatutto,
vertigine,
cangiante,
il tassello mancante.
L’ipotesi.
Che accade in un desiderio sconosciuto,
nella stanza chiusa a chiave,
sotto la botola nascosta,
dietro il muro che separa?
Che accade nell’inesplorato?
E se un solo gesto potesse trasformare?
E se lo slancio disponesse dilatazioni?
E se paura e curiosità fossero leva e forcipe?
Bazar è l’atto che osa,
follia che riordina,
fulmine che illumina,
un tuffo in ambiente vergine.
Il jolly Bazar prorompe edificando,
sposta innovando,
rimixa generando.
Capovolge in equilibrio,
esplode un’armonia,
scavalca conquistando.
E sfonda un ambito trovando domicilio.
Sul tavolo una proposta decente,
sconosciuta e maggiorata.
Proviamo.