Il movimento culturale cresciuto intorno al magazine Bazar ha sviluppato un nuovo concetto di autoeducazione attraverso l’intrattenimento intelligente.
Bazar intende per intrattenimento intelligente una fruizione del tempo libero basata su:
-una scelta critica tra le offerte di intrattenimento disponibili
-un percorso attivo alla ricerca della soddisfazione del proprio gusto, desiderio, bisogno, intellettuale e esperienziale
Bazar intende per autoeducazione la capacità dell’individuo fisicamente e intellettualmente libero di procacciarsi autonomamente sostentamento per crescere e svilupparsi nel corpo e nella mente. Per Bazar tale sostentamento è la cultura.
E la cultura per Bazar è qualsiasi forma di espressione ripetuta di un gruppo sociale: cinema, libri, teatri, mostre e musei, corsi, associazioni, web community, shopping, sport, clubbing e locali, musica, cibo, etc.
Attraverso collaborazioni tentacolari sparse in Italia e in Europa (ma anche con regolari corrispondenze internazionali) Bazar cerca luoghi e ambienti dove si esprimono le avanguardie e le tendenze (tendere) culturali.
Ciò che motiva tale sforzo esplorativo e finanziario di Bazar è l’amore nella sua altissima forma che è il desiderio di conoscenza, di evoluzione (ex/volvo, crescere), di educazione (ex/duco, tirare fuori, liberare). Poiché Bazar crede nella continua possibilità di rigenerazione e ossigenazione del sé e del tessuto sociale, nella capacità naturale di ogni gruppo o comunità di evacuare agenti tossici e inquinanti, di riassorbire formazioni cistiche e di riabilitare zone devitalizzate.
Il contributo di Bazar a questo percorso di crescita personale e collettiva è agito attraverso il proteggere, promuovere e rendere visibile le varie forme di cultura libera (periferica, giovanile, povera) o ricontestualizzando le tendenze già affermate.
Per fare questo Bazar si impegna a offrire un intrattenimento extra ordinario, basato sulla qualità e sulla varietà della selezione degli appuntamenti, e si assume la responsabilità della guida per tutti coloro che, con criterio e autonomia, desiderassero divertirsi crescendo e crescere divertendosi.