L’intenzione è di aiutare a far nascere nuovi codici, nuove modalità espressive che siano ipertestuali, multimodali, interazionali, insomma SISTEMI MISTI, aperti a tutte le differenze.
Bazar diventa spazio-ospite di una nuova dimensione del vivere e del progettare e di un nuovo ambiente di sperimentazione, ma non elitario, anzi, al contrario, contaminante e invasivo di realtà anche molto distanti tra loro, comprendendo il pop e le periferie..
Mettendo insieme
tecnologie e contenuti che non hanno mai collaborato prima, il progetto
Bazar-OpenT mira a creare una avanguardia stilistico-contenutistica
basata sull’espansione delle attuali e comuni pratiche creative:
estendendo il range espressivo e l’accesso alle modalità di produzione
creativa, si aumentano le possibilità di fruizione e condivisione
(opere interattive sul Web, mostre multimediali, supporti tecnologici
alla fruizione di contenuti musicali, community allargate, etc), e la
tecnologia diventa veicolo diffusivo, un partner nel processo creativo.
Considerare la tecnologia romanticamente (invece che strumento, pratica creativa), significa farne una occasione evolutiva.
In
questo senso la rete che la supporta ne diventa parte inseparabile:
computer science umanizzata e creatività virtualizzata in un processo
autoriale collettivo e condiviso (inter-creatività).
Insomma, una mutua co-evoluzione. Un contatto sorprendente.