Significa cogliere, tra le idee creative prodotte dalla nostra mente o nel nostro gruppo di appartenenza, quella investita più delle altre dal desiderio. Essendo infatti, come detto, già capaci di non farsi guidare dalle aspettative altrui (la norma) o di lasciarsene guidare con consapevolezza (gestione del processo), si può godere del privilegio di poter seguire i propri desideri (brama di vivere).
Sul desiderio si ritaglierà un’idea con un suo stile e una sua forma. Tale idea sarà naturalmente competitiva (agonistica) in quanto personale (unica).
Bazar ritiene che tante idee uniche creano una comunità (e un mercato) aperta, al confronto e all’agonismo, capace di crescere e auto-educarsi, rigenerandosi sempre: perché la capacità di essere se stessi libera la competizione dagli aspetti distruttivi (protezionismo), promuovendo quelli creativi.
Una comunità creativa liberalizzata è come uno stadio dove agonisti già allenati competono in uno stesso campo (field) in una relazione contaminata e contaminante di risorse condivise (opensource).